Da giovane ha lavorato come grafico pubblicitario e come illustratore di libri per bambini
Nel 1969, in Iran, ha fondato un istituto a sostegno dello sviluppo intellettuale dei bambini e degli adolescenti
Ha realizzato il suo primo lungometraggio, Il viaggiatore, nel 1970
La sua carriera di regista deve molto al Neorealismo italiano
Roberto Rossellini e il cinema italiano in generale sono da sempre una delle sue principali fonti d'ispirazione
Il film Il vento ci porterà via (1999) gli ha fatto guadagnare il Gran Premio della giuria al Festival di Venezia
A proposito della rigida censura a cui, da molti anni, i suoi film vengono sottoposti in Iran, in un'intervista ha sottolineato che "l'arte non ha scadenza, i film esistono, hanno una loro vita"
I suoi film sono spesso vicini al genere del documentario e privilegiano attori non professionisti, dedicando un'attenzione particolare ai bambini